Badanti – Pflegen in der Fremde/ Badanti – Assistere in terra straniera

Buchvorstellung des Buches „Badanti – Pflegen in der Fremde“ / „Badanti – assistere in terra straniera“ mit Diskussion und Präsentation des Kurzfilms „Die Badante“

Presentazione del libro „Badanti – Pflegen in der Fremde“ / „Badanti – assistere in terra straniera“ con discussione e presentazione del cortometraggio “La Badante”

Freitag | venerdì, 30.09.2016 – ore 20.00 Uhr in/a Proveis

Referantinnen:
Barbara Bogoni
Frauenvereinigung DONNE NISSA’ Associazione

Annemarie Profanter
Professorin an der Fakultät für BIWI, unibz / Professoressa alla Facoltà di Scienze della Formazione, unibz

Organisation:
Karin Valorz

Mail Einladung


Freitag | venerdì, 16.10.2014 – ore 18.00 Uhr

Frauenmuseum Meran, Meinhardstraße 2, Meran
Museo delle Donne, Via Mainardo 2, Merano

Barbara Bogoni
Frauenvereinigung DONNE NISSA’ Associazione

Annemarie Profanter
Professorin an der Fakultät für BIWI, unibz / Professoressa alla Facoltà di Scienze della Formazione, unibz

Walter Lorenz
Professor an der Fakultät für Bildungswissenschaften und Rektor der unibz / Professore alla Facoltà di Scienze della Formazione e Rettore della unibz

Martha Stocker
Landesrätin / Assessora Provinciale

Karl Tragust
Präsident ASWE / Presidente ASSE


Donnerstag | giovedì, 22.5.2014 – ore 18.00 Uhr

Frauenbibliothek, Pfarrplatz 16, Bozen
Biblioteca della Donna, Piazza Parrocchia 16, Bolzano

Barbara Bogoni
Frauenvereinigung DONNE NISSA’ Associazione

Annemarie Profanter
Professorin an der Fakultät für BIWI, unibz / Professoressa alla Facoltà di Scienze della Formazione, unibz

Christian Tommasini
Landesrat / Assessore provinciale

Critelli Luca
Abteilungsdirektor Abteilung Familie und Sozialwesen / Direttore della Ripartizione Famiglia e politiche sociali


Buchvorstellung-Badanti-3

Buchvorstellung-Badanti-4


Freitag | venerdì, 9.5.2014 – ore 18.00 Uhr

Fakultät für Bildungswissenschaften der Freien Universität Bozen
presso la Facoltà di Scienze delle Formazione della Libera Università di Bolzano

Regensburger Allee 16, Brixen, Hörsaal 1.34
Viale Ratisbona 16, Bressanone, aula 1.34

Roberta Nicolodi
Frauenvereinigung DONNE NISSA’ Associazione

Annemarie Profanter
Professorin an der Fakultät für BIWI, unibz / Professoressa alla Facoltà di Scienze della Formazione, unibz

Tanesini Paolo
Präsident von Federsolidarità Südtirol Presidente di Federsolidarietà Alto Adige

Tonika Suli
aus Albanien, Pflegehelferin, Vertreterin des Gemeindebeirats der MigrantInnen von Bozen / Albanese, operatrice socio sanitaria e rappresentante dellla Consulta Immigrati di Bolzano


Buchvorstellung-Badanti-1

Buchvorstellung-Badanti-2


Kurzfilm „Die Badante“ in Zusammenarbeit mit Günther Neumair und Michaela Falkensteiner und RAI Südtirol
Cortometraggio “La Badante” in collaborazione con Günther Neumair e Michaela Falkensteiner e RAI Südtirol


Live-Interview zum Thema „Badanti“ im RAI Sender Bozen Frühstücksradio am Donnerstag, 08. Mai um 8.30 Uhr mit Moderatorin Gertrud Prenn anlässlich der Publikation des Buches „Badanti – Pflegen in der Fremde“ / „Badanti – assistere in terra straniera“


Invisibili e comunque presenti.

Si stima che circa 2.4 milioni di famiglie in Italia abbiano bisogno di una/un badante straniera/o, vale a dire una famiglia su dieci. La tendenza è in aumento. Cambiamenti demografici e invecchiamento generalizzato della popolazione hanno messo in crisi il sistema di cura e famigliare. La scarsità di enti e servizi sociali per persone anziane, la crisi del “welfare” locale, l’aumento dell’occupazione femminile e il desiderio delle persone anziane di essere curate a casa, sono tutti fattori che favoriscono la crescita di un mercato del lavoro nell’ambito domestico e della cura, a livello nazionale ed europeo. Le/I badanti sono una forza lavoro economica e flessibile, particolarmente adatta alla nicchia di mercato del lavoro domestico. Esse/i si assumono il lavoro di cura tradizionalmente deputato alle donne. La globalizzazione ha fatto sì che il lavoro di cura venga svolto da persone straniere, il cui lavoro è caratterizzato dalla precarietà e invisibilità sociale e di conseguenza non emerge nel dibattito pubblico.

La presente opera si occupa delle donne e degli uomini che sono emigrati per lavorare come badanti in Italia e, nello specifico, in Alto Adige, che risulta essere una delle ultime tappe del loro percorso migratorio sul territorio italiano. Assieme a questa forza lavoro che opera nell’invisibilità delle mura domestiche viene preso in considerazione anche il punto di vista dei datori e delle datrici di lavoro. La loro esperienza nella collaborazione con le/i badanti ha permesso di gettare nuova luce sul lavoro di cura a domicilio. Il fenomeno viene analizzato lungo le tre assi: i progetti migratori transnazionali, la costruzione delle reti sociali, il lavoro di cura nel settore domestico.

Lo scopo è quello di dare visibilità a un gruppo migratorio altrimenti trascurato e di sostenere il rapporto di lavoro fra i soggetti coinvolti proponendo, a questo fine, provvedimenti socio strutturali che aiutino l’integrazione delle/dei badanti nel tessuto socio-economico.

Unsichtbar und doch so präsent.

Geschätzte 2,4 Millionen Familien in Italien, das entspricht jeder zehnten Familie, sind auf die Hilfe einer ausländischen Pflegekraft angewiesen ˗ Tendenz steigend. Das Familien- und Pflegesystem Italiens steht aufgrund demographischer Veränderungen und einer damit einhergehenden Überalterung der Gesellschaft vor einer schwierigen Herausforderung. Unzureichende soziale Einrichtungen und Dienste für ältere Menschen, die Krise des lokalen „Welfare“, die Zunahme der außerhäuslichen Erwerbstätigkeit von italienischen Frauen und der Wunsch älterer Menschen, zu Hause gepflegt zu werden ˗ all diese Faktoren tragen dazu bei, dass auf nationaler, aber auch auf europäischer Ebene ein immer größer werdender globaler Arbeitsmarkt im Haushalt bzw. Pflegebereich entsteht. Als billige und flexible Arbeitskräfte ordnen sich die Badanti in die Arbeitsnische des privaten Haushalts ein und übernehmen jene Aufgaben, die als „traditionell weibliche“ Fürsorgearbeiten bezeichnet werden. Die Arbeit dieser „Dienstboten der Globalisierung“ im Haushalt ist gekennzeichnet durch deren hohe Prekarität und ihre Unsichtbarkeit in der hiesigen Gesellschaft und demzufolge auch in den öffentlichen Diskursen.

Das vorliegende Buch befasst sich mit jenen Frauen und Männern, die nach Italien emigrieren und als sogenannte Badanti in Südtirol arbeiten, wo ihre Migrationsgeschichte eine „temporäre Endstation“ erreicht. Neben diesen im Verborgenen, innerhalb der Privathaushalte, Beschäftigten wird auch die Perspektive der Arbeitgeberinnen und Arbeitgeber berücksichtigt. Ihre Erfahrung in der Zusammenarbeit mit Badanti eröffnet neue Einblicke in die häusliche Pflege- und Sorgearbeit. Die Analyse des Phänomens vollzieht sich entlang der drei Achsen: transnationale Migrationsprojekte, Netzwerkbildung, Care-Arbeit im Privathaushalt.

Das Ziel besteht darin, einer wenig beachteten Gruppe von Migrantinnen und Migranten Sichtbarkeit zu verleihen und das Arbeitsverhältnis aller Involvierten zu unterstützen, indem soziostrukturelle Maßnahmen angedacht werden, welche die Integration von Badanti in das sozioökonomische Umfeld erleichtern.

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